Quest’anno già quattordici tra concessioni e autorizzazioni agli scavi, erano state dieci in tutto il 2021 e pochissime nel 2020
Tra siccità e annunciati rincari dell’acqua potabile, è scattata negli ultimi due anni nel Lodigiano la corsa alla trivellazione di nuovi pozzi privati per uso irriguo o anche industriale. Le pratiche vanno eseguite presso la Provincia di Lodi, che rilascia ogni volta la “concessione di derivazione di acque sotterranee”, per le piccole derivazioni, mentre per le grandi derivazioni la competenza è di Regione Lombardia, che però si avvale sempre dei tecnici provinciali. Dall’inizio del 2022 a oggi risultano rilasciate dagli uffici di San Cristoforo 14 tra concessioni e autorizzazioni all’escavazione: tra le ultime, all’azienda agricola fornaci di Sant’Angelo Lodigiano e, di portata molto minore, alla parrocchia di San Biagio a Codogno.
Nell’ottobre scorso erano stati autorizzati un pozzo per la stazione di servizio di Sordio e l’annesso autolavaggio, e per la cascina Ghione di Salerano; a settembre per il campo sportivo di Montanaso in agosto per il Parco Ittico Paradiso di Zelo, a luglio per l’azienda agricola Locatelli di Villanova, per la società agricola Santa Maria di Meleti, per la società agricola Locatelli e Guarnieri di Castiglione, e per una società agricola di Giorgio Bozzini a Corte Palasio, per la coltivazione di kiwi. A giugno per la società di trasporti chimici Aldo Ferrari di Lodi e per il caseificio Angelo Croce di Casale; a marzo per uso antincendio alla Alitrans di San Martino, a gennaio per lo stabilimento Poligof di Pieve Fissiraga.
Guardando a tutto il 2021, invece, le nuove concessioni o autorizzazioni alla trivellazione erano state dieci: nel settembre 2021 alla Chimica Lombarda di Fombio e alla Lgc applicazioni Galvaniche di Codogno e alla cascina Gervasina di Codogno, a giugno al macello Calzi di Bertonico, e per irrigazioni a San Fiorano e a Casale, a marzo alla società agricola Mazzoleni di Somaglia, a un’associazione di promozione sociale di Lodi e all’industria casearia Raimondi San Tommaso di Ospedaletto, e poi ancora per la Ggm ambiente di Codogno. Nel 2020 si contavano sulle dita di una mano.
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