Anche in centro (via Roma e piazza Cairoli) percorsi da percorrere in un tempo stabilito
D’accordo, vince chi è più preciso. Più “svizzero”. Non l’equipaggio che va più forte, ma quello che sgarra il meno possibile, o detto diversamente, quello che va più vicino a un determinato tempo.
Ma come si calcola? I due special events in programma domenica pomeriggio in centro a Codogno daranno la possibilità al pubblico di capire davvero come funziona una gara di regolarità. E il memorial Castellotti è esattamente questo.
La prima cronometro andrà in scena alle 14.30 in via Roma e vedrà tutti gli equipaggi provare ad aggiudicarsi il “Trofeo caseificio Angelo Croce”, sponsor dell’evento. Lungo un percorso di 130 metri, le auto duelleranno in tre prove fuori classifica veleggiando a una velocità media di 16 km/h: la prima della lunghezza di 40 metri da percorrere in 9 secondi, la seconda di 50 metri da percorrere in 11 secondi, la terza e ultima fotocopia della prima, di 40 metri da svolgersi in 9 secondi. Al termine saranno assegnate le coppe ai primi tre classificati. E in caso di ex equo, prevale l’anzianità della vettura. Dunque a parità di tempo, vince l’equipaggio che guida l’auto più agée.
Il secondo appuntamento in centro è in programma alle 15.15 in piazza Cairoli, dove si disputerà il match race “Trofeo Città di Codogno”. Qui non tutte le auto potranno però partecipare. L’accesso è riservato agli equipaggi che risulteranno tra i primi 16 al momento della 40esima prova di regolarità.
La sfida si svolgerà intorno all’anello del mercato coperto, su una lunghezza di 200 metri circa. Un match race, come si dice in gergo, in cui si sfideranno ad eliminazione diretta. Ad essere premiati saranno i primi quattro classificati, che si affronteranno in un avvincente testa a testa per il primo e secondo posto e così per il terzo e il quarto.
«È tutta una questione di tecnica, tattica e approccio al pressostato – spiega Aldo Buttafava, corridore e organizzatore del Memorial Castellotti -. L’abilità consiste nell’avere una regolarità di approccio al pressostato, che poi deve scandire il tempo di passaggio, e una tecnica che consenta di far diventare i passaggi i più uguali possibili».
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